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Mondo della Finanza: l’andamento generale dell’ultima settimana

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Gli aggiornamenti e le tendenze dei mercati finanziari

La settimana finanziaria è stata pesantemente condizionata dai timori per la situazione economica dell’area euro. Tutte le borse europee dopo aver iniziato in ribasso hanno invertito la marcia nella seconda parte della giornata chiudendo tutte in positivo: Francoforte ha chiuso con un +1,2%, Parigi è salito dello 0,74%, mentre l’indice Ftse 100 ha archiviato il primo giorno di contrattazioni con un +0,82%. Per quanto concerne il differenziale Bund-Btp a fine giornata si è registrato un valore pari a 308 punti base in ribasso rispetto a venerdì quando aveva raggiunto quota 319.

Nella giornata di martedì tutti i principali indici azionari hanno chiuso le contrattazioni in terreno positivo: la migliore performance l’ha ottenuta il Dax (+1,2%) a seguire il Cac40 (+0,7%), il Ftse Mib (+0,8%), lo Smi (+0,7%), unica eccezione Madrid dove l’Ibex 35 ha perso lo 0,7%.

Nella seduta di mercoledì i timori per la situazione economica della Spagna hanno spinto al ribasso tutti i listini europei: Milano ha contenuto le perdite registrando un -0,28%, mentre Francoforte, Parigi e Londra hanno perso un punto percentuale rispetto alla seduta di martedì.

Decisamente negativa la seduta di giovedì per il listino milanese che ha chiuso con un -3,30%, mentre lo spread è schizzato a quota 338 punti base. Sul fronte economico i dati diffusi dall’Ocse hanno registrato una contrazione del Pil dell’1,6%. Un dato negativo che ha contribuito a deprimere ulteriormente i mercati e che si aggiunge alle pesanti dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera secondo il quale in Italia la recessione si protrarrà per tutto il 2012.

La settimana si archivia con l’apprezzamento di tutte le principali piazze finanziarie europee che hanno valutato positivamente la decisione presa dai ministri delle finanze della zona euro di portare il fondo salva-stati a 800 miliardi di euro. Chiusura positiva per Piazza Affari con il Ftse Mib a +0,45%, bene anche Parigi (+1,26%), Madrid (+1,23%), Francoforte (+1%), Zurigo (+0,96%), con l’unica eccezione di Atene (-0,79%). Chiudono bene anche le borse Usa con il Down Jones e l’indice S&P a +0,50% mentre il Nasdaq segna un leggero incremento (+0,1%), un risultato spiegabile con l’andamento dell’economia statunitense che ha visto nell’ultimo trimestre un significativo incremento delle vendite al dettaglio (+0,8%); si tratta del miglior risultato da un anno a questa parte che nelle ultime sedute ha spinto al rialzo tutti i titoli dei listini statunitensi e in particolare quelli del comparto energetico.

Sul fronte dei differenziali dei titoli europei rispetto ai decennali tedeschi si registra un parziale recupero del Btp che chiude a 334 punti base dopo aver toccato quota 351, mentre i Bonos decennali spagnoli si attestano a quota 362, avevano raggiunto i 371 punti base.

Nel corso della settimana infine vi sono state forti tensioni sui prezzi del petrolio a causa della contrazione dell’offerta da parte dei paesi produttori; negli Usa le riserve sono scese di 7,1 milioni di barili. Le quotazioni del petrolio hanno avuto la maggiore flessione nella giornata del 29 marzo condizionate dall’andamento ribassista che ha contagiato tutte le piazze finanziarie europee.


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